Castell’Arquato

Costretta a casa per l’emergenza Coronavirus, non mi resta che ricordare i viaggi fatti fino ad oggi, sistemare le relative foto e fantasticare sulle prossime mete.
All’inizio di febbraio (bei tempi quando ancora ci si poteva muovere…) abbiamo dedicato una giornata alla scoperta della provincia piacentina, e più precisamente di Castell’Arquato, Bobbio e Grazzano Visconti. Oggi voglio concentrarmi sulla prima cittadina.

Castell’Arquato, splendido esempio di borgo medievale, è strategicamente posto sulle alture della Val d’Arda e sulla riva sinistra del torrente Arda. Il borgo nacque con tutta probabilità come castrum romano e raggiunse il suo massimo splendore in epoca medievale; in seguito acquisì grande prestigio politico sotto la giurisdizione degli Scotti e dei Visconti.
A distanza di secoli, Castell’Arquato ha mantenuto intatto il tipico fascino dei borghi medievali. E’ un vero piacere perdersi tra le sue stradine acciottolate, contemplare i palazzi signorili, soffermarsi in una delle piazzette e affacciarsi sulle colline sottostanti per ammirare il panorama.

Rocca Viscontea

Iniziamo la nostra visita dalla Piazza del Municipio, dove si trova il Castello di Castell’Arquato o Rocca Viscontea, il simbolo del borgo. Il castello venne eretto nel Trecento su una preesistente struttura romana per volere del signore di Milano Luchino Visconti.
Costituito da quattro imponenti torri quadrate cinte da un fossato, con un doppio ordine di mura, in un lontano passato ospitò la guarnigione militare e fu utilizzato come carcere fino agli anni Sessanta; oggi accoglie il Museo di vita medievale.

 

Collegiata di Santa Maria

Sempre nella Piazza del Municipio sorge un altro importante edificio: la Collegiata di Santa Maria. Risalente all’XI secolo, venne edificata dove un tempo si trovava una chiesa dell’VIII secolo dedicata a Maria Assunta. L’aspetto austero delle mura esterna è in contrasto con la bellezza degli interni in stile romanico: la cappella di S. Caterina d’Alessandria, con i suoi affreschi quattrocenteschi, e la cappella di S. Giuseppe (XVII sec.) costruita come ex voto al termine della pestilenza.

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Palazzo del Podestà

Sul lato nord della Piazza del Municipio si trova anche il medievale Palazzo del Podestà. Eretto nel 1292 dietro volontà di Alberto Scotti, signore di Piacenza, il palazzo divenne poi sede del governo del Podestà, abitazione del conte di Santa Fiora e iinfine sede della pretura. Realizzato su tre piani interamente in cotto, il palazzo presenta archi acuti,  finestre a sesto acuto, merlettature, fregi; di grande impatto la torre a pianta pentagonale con due grandi orologi.

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Palazzo Ducale

Il centro storico di Castell’Arquato custodisce il Palazzo del Duca o “Palazzo Ducale”, edificato nel 1292 da Alberto Scoto quale Palazzo di Giustizia. Diventato proprietà degli Sforza di Santa Fiora signori del borgo, suì soprattutto nel corso del Quattrocento e del Cinquecento evidenti modifiche pur conservando molti degli elementi originari. Il palazzo fu residenza dei duchi Sforza di Santa Fiora. Oggi ospita un’abitazione privata e quindi non è visitabile; si possono comunque ammirare i suoi esterni con la Fontana del Duca (otto bocche zoomorfe in bronzo) e l’antico lavatoio.

 

Torrione Farnese

A fianco del Palazzo Ducale svetta il Torrione Farnese, uno degli edifici più emblematici di Castell’Arquato. Eretto nel Cinquecento da Bosio II di Santa Fiora, signore di Castell’Arquato, l’edificio a pianta quadrata alto 20 metri presenta, agli angoli, quattro baluardi congiunti di caratteristici altissimi archi. L’interno, a cinque livelli, presenta ad ogni piano, una sala centale e tre piccoli locali ottagonali ricavati nei baluardi; nel quarto baluardo prospiciente il palazzo ducale è ricavata la scala a chiocciola. Alla sommità corre un elegante loggiato. Attualmente il torrione ospita la sede della Scuola d’Arme Gens Innominabilis di Castell’Arquato che si occupa dello studio delle tecniche di combattimento medievale.

 

Giardino della poesia

Per concludere la visita di Castell’Arquato ci si può fermare al Giardino della poesia. Da qui, nelle giornate serene, si gode un meraviglioso panorama sulla Val d’Arda, sulle mura della Rocca e sulle colline circostanti il borgo. Camminando per le stradine del giardino si possono ammirare diverse opere di artisti piacentini e cremonesi, una fontana e una stele dedicata al grandissimo liutaio Antonio Stradivari.

 

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